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mercoledì 29 ottobre 2008

Cleopatra


Cleopatra VII nasce nel 69 a.C. ad Alessandria da uno dei due matrimoni di Tolomeo XII Neodioniso (80-51 a.C.) detto "Aulete" (il "flautista"), amante del vino e della musica.
Si narra che Cleopatra fosse una donna non molto bella, ma simpatica, intelligente, astuta, determinata e spietata. Tutte qualità ideali per governare un regno come quello d'Egitto.
Quando nel 51 a.C. il padre muore, Cleopatra ha 18 anni e si trova a sedere sul trono d'Egitto col fratello Tolomeo XIII di soli 10 anni. Roma nomina Pompeo tutore di Tolomeo XIII. Tra i due fratelli vi è un odio profondo che sfocia, per il volere del potentissimo eunuco Potino, nell'allontanamento da palazzo di Cleopatra che decide di rifugiarsi in Siria ed inizia ad organizzare un proprio esercito.

In quel periodo a Roma scoppiò una guerra civile tra Giulio Cesare e Pompeo. I due si inseguirono fino in Egitto dove quest'ultimo fu assassinato dai cortigiani di Tolomeo XIII, forse per ingraziarsi Giulio Cesare. Quest'ultimo si stabilì nel palazzo di Alessandria dove convocò Tolomeo XIII e Cleopatra per porre fine ai conflitti dinastici. Cleopatra, per paura di essere uccisa dagli uomini di suo fratello, arrivò a Palazzo a bordo di una brigantino condotto da un suo servo fidato, Apollonio Siciliano, attraccò proprio sotto le mura e, quindi, si introdusse avvolta in un tappeto portato da Apollodoro sulle spalle. Giunto all'appartamento di Cesare il tappeto venne posato a terra e srotolato lasciando stupito il re romano. L'incontro terminò con la riconciliazione delle parti ma, in realtà, il governo dell'Egitto sarebbe stato nelle mani di Cleopatra. La regina d'Egitto era in grado di conversare, senza l'aiuto di interpreti, con Etiopi, Trogloditi, Siri, Arabi, Ebrei, Medi e Parti e molte altre lingue comprese, naturalmente, quella egizia e quella greca. Cesare, colpito dall'audacia e dall'astuzia di Cleopatra, fu del tutto conquistato dal suo fascino. Cleopatra portò Cesare in viaggio lungo il Nilo per mostrargli le bellezze d'Egitto. Durante il viaggio la regina rimane incinta e da alla luce un figlio maschio che chiamò Tolomeo XV Cesarione e che fu l'unico erede maschio di Cesare. Cesare, che subito dopo dovette partire per la Siria, poteva fare dell'Egitto una colonia romana come molte altre, ma, per amore di Cleopatra, uccise Tolomeo XIII facendolo annegare nel Nilo e lasciò la sua amata unica regina d'Egitto. Per stare vicino a Cesare, ma anche per scopi politici, Cleopatra si trasferisce a Roma dove, però, trova l'inospitale accoglienza dei Romani.
Cleopatra, con questa decisione, intendeva permettere al figlio Cesarione, una volta morto Cesare, di installarsi sul trono di un impero grande come quello di Alessandro Magno nato dall'unione di Roma con l'Egitto.


Il disappunto del popolo romano e le contestazioni nate in senato scaturiscono nell'assassinio di Giulio Cesare. Marco Antonio, alleato di Cesare, proclama Tolomeo XV Cesarione erede di Giulio Cesare davanti al senato, ma Ottaviano si oppone affermando di essere lui il legittimo successore al trono.
In questo clima burrascoso, Cleopatra decide di tornare in Egitto dove trova un'economia in grave crisi e la gente egiziana ridotta alla schiavitù dai Greci che, a loro volta, conducono una vita lussuosa e di potere. Cleopatra non cambia tale impostazione, ma la rende più accettabile da parte degli egiziani alleggerendo le tasse e migliorando il livello della vita. Per rilanciare il commercio riapre l'antica via carovaniera dal Nilo al mar Rosso facendola proteggere con torri di guardia dislocate lungo il percorso e visibili tra loro in modo da permettere la comunicazione in caso di agguati. Da questa via viene importato il porfido che verrà poi utilizzato dai Romani per costruire le statue degli imperatori.
Nel frattempo Marco Antonio diviene padrone dell'Impero Romano d'Oriente, mentre Ottaviano governa l'Europa Occidentale. Tra i due c'è molta rivalità, ma anche odio che li mette in conflitto più volte. Marco Antonio, per sconfiggere il nemico Ottaviano, ha bisogno dei tesori dell'Egitto e quindi convoca Cleopatra a Tarso, sulla costa turca. Si dice che la loro relazione iniziò dopo che Cleopatra si presentò ad un invito di Marco Antonio in Cilicia su un'imbarcazione dalle vele color porpora, la poppa d'oro e i remi d'argento. La regina, vestita come una Venere e accompagnata dal suono di flauti e liuti, stava distesa all'interno di un baldacchino circondato da amorini. Nel corso dell'incontro, Cleopatra si innamora di Antonio da cui avrà due gemelli, ma che poi deve lasciarla per partire in guerra. Cleopatra saprà del matrimonio del suo innamorato con un'altra donna. In questo momento di dolore e solitudine, Cleopatra riscopre l'antica religione egizia facendosi promotrice di preghiere, riti e donazioni agli Dei ormai abbandonate da anni. Dopo 3 anni, Marco Antonio, nonostante le molteplici insistenze della sua prima moglie Fulvia e poi della seconda moglie Ottavia, torna da Cleopatra per avere le ricchezze d'Egitto. Cleopatra, troppo astuta per mostrargli tutto il suo dolore, cede i tesori del suo regno in cambio di precise promesse. Così le terre dell'Arabia, le miniere di rame di Cipro, il Sinai, l'Armenia ed i campi di grano di tutto il nord Africa appartenenti a Roma, passano sotto il governo egiziano. Roma è furiosa, tutte quelle terre conquistate con il sangue dei Romani cedute alla regina che non ha mai accettato.


Ottaviano approfitta della situazione sferrando un attacco a Marco Antonio nella battaglia di Azio. Cleopatra, in maniera insolita, segue Antonio nella lotta affiancandogli le navi egiziani, ma ben presto è costretta a ritirarsi. Visto l'andamento del combattimento Cleopatra, ritirata ad Alessandria, decide di fuggire dall'Egitto, ma, durante i preparativi per la partenza, viene sorpresa dagli Abatei, a lungo sottomessi al suo potere, che le impediscono la fuga. Le truppe di Ottaviano, che nel frattempo avevano messo in fuga la flotta di Marco Antonio, si avvicinano minacciose ad Alessandria. Marco Antonio, rifugiatosi a palazzo con Cleopatra, si uccide con la sua spada e muore tra le braccia della regina d'Egitto. Temendo che anche Cleopatra tenti il suicidio, Ottaviano, ormai padrone di Alessandria, fa in modo che ogni oggetto portato alla regina sia accuratamente controllato. Il 12 agosto del 30 a.C., però, un contadino riesce a farle avere un cesto di fichi che nasconde un serpente. Cleopatra, accortasi della presenza del cobra, viene morsa e muore prima dell'arrivo di Ottaviano evitando così l'umiliazione di essere sconfitta. Suo figlio Cesarione viene ucciso da Ottaviano, mentre gli altri due figli gemelli spariscono senza lasciare traccia. Da questo momento, l'Egitto diventa una semplice provincia dell'Impero Romano.

domenica 12 ottobre 2008

ASTROLOGIA EGIZIA

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Simboli Zodiacali, divinita' associate, animale sacro corrispondente, simbolismo, il dono che elargisce, la chiave interpretativa
1ARIETE
2TORO
3GEMELLI
4CANCRO
5LEONE
6VERGINE
7BILANCIA
8SCORPIONE
9SAGITTARIO
10CAPRICORNO
11ACQUARIO
12PESCI

amon-ra

ARIETE

Divinita': AMON Animale Sacro: OCA

IL SIMBOLISMO:

uno degli animali sacri ad Amon era l'Ariete; un altro, l'oca. Poiche' del primo la simbologia e' nota, ci occuperemo del secondo. Esso rappresenta il Sole e nel contempo anche la Luna, dunque il Fuoco e l'Acqua, l'amore universale e la saggezza.

Il Sole-Fuoco

agisce sulla mente, mentre

la Luna-Acqua sull'Anima.

Gli Egizi pensavano che l'oca guidasse il sovrano verso la conoscenza, lo rendesse saggio e gli donasse il comando sul popolo.

Considerato dagli Occidentali un animale sciocco, in Oriente essa assunse un significato contrario, poiche' secondo lalegge cosmica il Sole assorbe l'Acqua e simbolicamente si sposa con essa, divenendo cosi' il Fuoco unico della creeazione. Troppa aridita' o troppa umidita' sono dannose.

LA VIRTU':

consiste nella comprensione della luce stessa, dell'Amore altruista, nonche' nell'intraprendenza abbinata a una grande vitalita', a un magnetismo che trascina gli altri con se'. Quasi tutti gli Ariete si conquistano un Posto al Sole, sono ottimi organizzatori e pionieri in molti rami della vita.

Il nativo e' gioioso e spande luce, calore ed amore.

LA CHIAVE:

Per questo segno, consiste nella sua mente, la quale corrisponde all'elemento Fuoco creatore nella sua essenza piu' pura. All'Ariete non mancano mai le idee e quasi tutte sono realizzabili e sovente anche originali. E' pero' necessario che le sue azioni siano dettate dall'altruismo, dall'amore del prossimo.

il bue-api

TORO

SEGNO : TORO: DIVINITA' API: ANIMALE SACRO:IL TORO

IL SIMBOLISMO:

in tutti i testi troviamo riferimento al culto del Toro Api.

Gli Egiziani lo consideravano un Dio concepito da da una vacca mediante un colpo di folgore. Il Toro che sceglievano per l'adorazione doveva essere di due colori: nero e bianco, che simboleggiavano le fasi lunari essenziali: il nero corrisponde alla luna nuova, il bianco alla luna piena. Anche nell'astrologia Tradizionale. la Luna e' legata strettamente al Toro, poiche' in tale segno essa si trova in esaltazione. Inoltre il simbolo Toro, e' composto dal geroglifico del Sole, cui e' sovrapposto quello della Luna.

Considerando dunque che il Toro ha insiti in se' i due principi essenziali della creazione, cioe' quello maschile e quello femminile, gli Egizi trovavano piu' che giusta l'adorazione per questo animale.

Il Sole produce la materia, la Luna la genera e la Terra nutre cio' che deve nascere. Con cio' viene espressa la Triade: Sole-Luna-Terra.

Hator, la grande dea della fecondita', puo' essere associata al segno del Toro.

LA VIRTU':

fermezza di carattere, perseveranza, pazienza, capacita' di penetrare nella profondita' dell'essere, talento artistico.

Il Toro, grazie a tali dati, realizza cio' che si prefigge. Ptah, dio degli artigiani e degli artisti, dai Greci identificato con Efesto, che forgia i metalli nelle viscere della Terra, ben rappresenta le qualita' citate.

LA CHIAVE:

il Toro deve indennizzare la sua volonta' e fermezza verso mete spirituali ed usare la sua forza creativa per le cose belle e armoniose. Simbolicamente, esso deve vedere con il suo occhio interiore, essere in sintonia con le forze che ha in se', combattere per qualcosa che abbia veramente valore. Se, invece, impegna tutte le sue forze per il proprio Ego e per fini solamente materiali, la sua vita sara' piuttosto tormentata da una inconscia insoddisfazione.

ibis

GEMELLI

DIVINITA' :THOT SEGNO: GEMELLI, ANIMALE SACRO: IBIS

IL SIMBOLISMO: ci sono due tipi di ibis, uno tutto nero e uno tutto bianco.

E' proprio il secondo che gli Egizi prendono come simbolo di Thot, l'Ermete dei Greci, e che era considerato sacro anche perche' salvaguardava il paese da serpenti e coccodrilli, rompendo le loro uova. Gli Ierofanti pensavano che Thot, sotto la forma di Ibis, fosse il protettore delle scienze e della tradizione d'Egitto.

A causa dei suoi colori bianco e nero, l'ibis significa il Tutto, l'unione della luce e delle tenebre, del giorno e della note.

Esso rappresenta anche il volo dell'anima, l'evoluzione spirituale: apre le porte dei templi sacri soltanto a chi viene giudicato degno di apprendere la scienza di Thot, il grande mago, il taumaturgo.

Il dono: consiste nella consapevolezza ottenuta attraverso la sintesi dell'intelligenza che dona Mercurio (cioe' Thot) e dell'intuito derivante dall'ibis.

Il nativo capisce il mistero della dualita', possiede la capacita' della comunicazione, dell'oratoria, ottiene il successo in tutte le attivita' che hanno contatto con il pubblico.

Molto e' permesso a un Gemelli in tutti i rami della vita, ma soprattutto nella professione, se sviluppa l'intelligenza del cuore e non solo quella della mente.

La chiave: la vivacita', l'intelligenza, il carattere affabile fanno si' che i nativi conquistino facilmente il successo: che sia durevole o no dipende pero' da loro comportamento.

La loro chiave deve essere quella della comprensione e della tolleranza. Quando vengono messi davanti ad una scelta devono saper vagliare cio' che e' giusto e cio' che non lo e', discernere la realta' dall'illusione.

Inoltre, devono evitare di farsi coinvolgere dall'emotivita' ed essere distaccati dalle cose: in definitiva, trovare la via di mezzo fra il piumaggio nero dell'ibis, di natura inferiore, e quello bianco di natura superiore.

bast

CANCRO

Divinita': BAST Animale sacro: Il Gatto

IL SIMBOLISMO: Il Gatto, forse per la sua capacita' di vedere nel buio, rappresentava la dea della luna, e BAST venne identificata dai Greci con Artemide, dea della Luna.

Gli Egizi, inoltre, affermavano che la pupilla del felino seguiva le differenti fasi dell'astro notturno, con una maggiore luce, cioe' con la luna piena, esse si stringono al massimo; in fase crescente, le pupille diventano sempre piu' piccole si dilatano sempre piu' e raggiungono la massima grandezza in novilunio. In tutti i luoghi sacri l'iniziato nel muoversi, nel camminare seguiva la luce del Sole e della luna: il gatto sedeva nel Punto del tempo corrispondente alla fase lunare del momento.

Secondo i sacerdoti il gatto rappresenta l'anima delle cose, il mezzo che permette il collegamento con i piani invisibili.

Sono infatti molti gli astrologi e i veggenti che si circondano di gatti per allontanare le negativita' e per essere aiutati nelle loro intuizioni, nella loro ricettivita'.

Anche Nut la Madre, sposa di Ra, la Hera dei Greci, venne spesso identificata con Bast.

Dono: grande sensibilita', ricchezza d'animo, senso materno, intuizioni che portano al successo, anche se le situazioni non vengono comprese razionalmente. Ottima memoria, talento creativo ed educativo; inoltre, per il nativo e' facile entrare in contatto con le forze cosmiche attraverso le quali puo' avere facilmente il dono del guaritore.

La chiave: i nativi, nel loro attaccamento alle cose e soprattutto alla famiglia, fanno fatica a non essere possessivi e gelosi; la chiave di serenita' e di successo, consiste per loro, proprio nel contrario.

Devono insegnare, guidare, amare senza soffocare il soggetto del loro amore, e donare affetto altruisticamente: ogni sentimento che impedisce la liberta' altrui e' puro egoismo.

horus

LEONE

Divinita': Horus, Animale sacro: IL FALCO

IL SIMBOLISMO: Horus o Oro e' il figlio di Osiride e di Iside e l'ultimo degli Dei dell'Egitto.

Horus e' il risultato finale della grande Opera.

Horus rappresenta anche il Sole, Amon-Ra, che fu il primo dio d'Egitto; cosi' con esso si chiude il Cerchio dei tempi.

Anche per noi occidentali il Sole e' l'astro del Leone. Lo stesso Falco, re degli uccelli d'Egitto, principe celeste dal prestigio divino, simbolo del Fuoco e del Sole.

In quanto vola altissimo nel cielo il nome Horus, che significa "Colui che e' lontano", allude probabilmente a questo volo, ampio, maestoso e alto da terra.

Il rapace e' anche espressione di Potenza e Maesta': si diceva infatti che il nemico restava paralizzato davanti al faraone come tutti gli altri uccelli in presenza del falco.

Particolare rilievo era dato agli occhi del rapace che proverbialmente vedono tutto, al punto che lo stesso occhio del Dio Horus diede vita ad una ricca e feconda simbologia.

Il Dono: Il nativo e' facilitato nel mettersi in comunicazione con l'alto e nell'assorbire energie vitali, poiche' il suo pianeta dominante e' il Sole. Spesso e' al centro della vita quotidiana, come il Sole e' al centro dell'Universo.

Possiede generosita', carattere estroverso, comprensione globale, molto magnetismo ed ispirazione.

Egli e' aperto verso tutto cio' che e' nuovo. Il successo gli viene facilitato in qualsiasi attivita', ha molti amici e soddisfazioni in amore.

La chiave: consiste nel comprendere il vero senso del dare, che vuol dire essere generoso solo quando e' veramente necessario, senza sprecare energie e denaro. Il pericolo del nativo e' il suo egocentrismo, che non gli permete di distinguere il vero dal falso.

neit

VERGINE

Divinita': NEIT Animale Sacro : IL CANE

IL SIMBOLISMO: il cane, secondo gli Egizi, era consacrato a Mercurio per la sua fedelta', vigilanza ed intelligenza.

Inoltre il geroglifico che lo rappresenta e' un segretario (o ministro), che era responsabile dell'ordine del governo interno.

Cio' si addice alle caratteristiche della Vergine che e' precisa, ordinata, analitica e metodica.

Simbolicamente puo' essere definito un "cane da guardia" che si assicura che tutto proceda bene e che niente turbi la serenita' dello Stato.

Neit e' anche la Dea della tessitura e delle arti domestiche e dai Greci era identificata con Atena, dea della sapienza.

Vene spesso chiamata madre degli Dei in genere e di Ra in particolare e, secondo un antico sapere, il segno della vergine rappresenta la madre nei suoi tre aspetti: Eva, Iside e Diana e per tale motivo il suo simbolo consiste in tre aste.

Quando fu introdotto nel culto di osiride fu assimilata ad Iside.

IL DONO: grande capacita' d'analisi, intelligenza acuta, pazienza e metodo: grande senso dell'ordine, idee chiare, talento oratorio. Questo segno viene chiamato anche la "dea delle due vie", perche' simbolizza la materia e la spiritualita' in perfetto equilibrio.

Sa usare i lati positivi delle caratteristiche del cane per trovare sicurezza e serenita' interiore.

LA CHIAVE: bisogna imparare a dare a ogni cosa il suo giusto peso e valore senza diventare pedante o troppo perfezionista, pericolo in cui puo' incorrere il nativo.

Esso sa di essere dotato di una mente fervida, di un sano ragionamento e pensa, percio', di avere sempre ragione; gli e' difficile immedesimarsi nel cuore altrui.

Divenendo piu' amabile e sincero con se stesso e maggiormente comprensivo nei confronti degli altri potra' raggiungere alte mete e non cadere in crisi esistenziali alle quali inclina.

hator

BILANCIA

Divinita': Hator, Animale Sacro: LA VACCA

IL SIMBOLISMO: questo animale rappresenta il firmamento e la sua immagine e anche incisa nello zodiaco di Derderah, citta' in cui la dea Hator aveva il suo principale santuario.

Il mito racconta che il grande Ra, stanco di regnare, sali' in cielo. Nun trasformo' la dea Nuit in una vacca e Ra le monto' in groppa. Si creo' allora il cielo splendente di stelle.

Anche Hator, dea della fecondita', era rappresentata da una vacca e dai Greci fu assimilata ad Afrodite, Venere, che e' il pianeta della bilancia.

Hator ha attributi che possono essere riferiti anche al Toro (anch'esso governato da Venere), mentre alla Bilancia puo' essere associata ugualmente bene a Maat, la dea della giustizia, il cui emblema, la piuma. veniva posta su uno dei piatti della bilancia, nella pesatura delle anime nell'al di la'.

Sull'altro piatto veniva posto il cuore del defunto: per superare la prova esso non doveva pesare piu' della piuma.

Il dono: capacita' di osservazione, senso della giustizia, sapienza nel creare armonia intorno a se'.

Il nativo possiede un carattere simpatico, affabile, ed e' dotato di un grande senso estetico.

In genere predilige i colori pastello e quelli fondamentali dell'arcobaleno, che sono simili a quelli del corpo astrale; questi ultimi costituiscono la famosa "aura" visibile da chi possiede il terzo occhio. Comprendendo i segreti della natura, il nativo riesce a vivere in armonia con essa. Puo' diventare ottimo avvocato, giudice, magistrato o artista, spesso destinato alla celebrita'.

LA CHIAVE: non e' facile per questi nativi fare sempre la giusta scelta senza farsi influenzare dagli altri; la loro chiave in-vece, e' proprio quella di scegliere da soli in armonia con l'altro. Tra di loro raramente si trovano persone mediocri, in quanto sono saggi e attivi, se comprendono il loro compito.

osiride

SCORPIONE

Divinita': Osiride Animale Sacro: Scarabeo

IL Simbolismo: nei riti religiosi e magici lo scorpione gioca un ruolo essenziale. Come segno d'immortalita' dell'anima, gli Egizi sostituivano il cuore delle mummie con uno scarabeo di pietra sul quale stava scritto tra l'altro:"Tu sei il mio Spirito che e' nel mio corpo".

Lo Scarabeo e' considerato sacro anche perche' unisce il Sole e la Luna; il primo come simbolo di immortalita', il secondo perche' rappresenta anche l'anima che si reincarna in vita.

Chi era in possesso di uno scarabeo veniva baciato dagli Dei. Osiride, ill grande signore della regione dei morti, che i Greci identificarono con Ade, all'inizio era la divinita' della vegetazione, che, con le stagioni muore e rinasce; in seguito conservo' lo stesso simbolismo nel rito che lo vide ucciso per mano di Ser e poi risuscitato.

Tutto cio' e' tipicamente Scorpionico. Esiste tuttavia anche una dea scorpione, Selket, preposta ale morti, che fu spesso ritratta su uno dei quattro angoli del sarcofago.

Il Dono: forte magnetismo, grande sensibilita', spesso medianita'. Il nativo ama misurare le sue forze e quasi sempre vince, grazie alla sua grande energia.

E' anche molto ricettivo e capta facilmente i messaggi dei piani sottili; spesso, percio', e' anche telepatico. Attratto dalle cerimonie e dai riti, puo' anche dedicarsi alla magia e diventare una guida nelle scuole esoteriche.

Tra gli Scorpione troviamo ottimi medici, psicologi e astrologi.

La Chiave: consiste nel superamento delle passioni e degli istinti attraverso il contatto con le proprie forze interiori, che sono notevoli. Questi nativi non sono mai tiepidi e scelgono o per i bene o per il male; lo Scarabeo, nel secondo caso, diventa un simbolo di sfortuna, mentre solitamente e' un portafortuna.

ra

SAGITTARIO

Divinita': Ra; Animale Sacro: Il Serpente

Il simbolismo: il serpente Ureo sporge dalla corona d'Egitto e ne fulmina i suoi nemici, comandando con saggezza le azioni dei faraoni. Ureo lottava contro il suo opposto, il serpente Apopi, dio dell'oscurita', che e' il tentatore che trascina negli inferi; al contrario, Ureo sale lungo la spina dorsale fino alla sommita' del sovrano per sviluppare i centri eterici che donano la chiaroveggenza e la saggezza.

rappresenta il potere igneo che gli orientali chiamano kundalini.

Il serpente, il cui sguardo distrugge i nemici del dio, viene spesso raffigurato arrotolato attorno all'uovo cosmico o al disco solare.

Ra era il Dio Sole da cui furono originati tutti gli dei, come si e' detto prima.

Il suo nome, infatti, significherebbe "creatore".

E' curioso notare come la nascita di Ra sia descritta, nei geroglifici del tempio di Denderah, allo stesso modo del Cristo, come nel vangelo di Giovanni: "...e il verbo si fece carne".

Il Dono: grande senso critico e di umanita', ricerca del vero,ma che capta al volo le situazioni; il nativo sa leggere nei sentimenti e nelle intenzioni altrui: cio' lo porta al successo.

Possiede molta abilita' manuale e sa creare, per cosi' dire, dal nulla; ha inoltre una ricca fantasia che sa rendere tutto bello, anche con pochi mezzi.

Il desiderio di avanzamento gli nasce nell'inconscio e riesce a incanalare sempre le sue energie sui giusti binari.

La Chiave: il nativo deve cercare l'indipendenza senza pero' danneggiare gli altri; l'aspirazione a una vita rivolta verso il successo e la realizzazione di se stesso.

E' essenziale per questi soggetti essere un insegnamento per gli altri; devono dimostrarsi severi e amorosi nello stesso tempo.

Importante e' che lottino contro il temperamento geloso e orgoglioso, che spesso si trovano ad avere.

anubi

CAPRICORNO

Divinita': Anubi; Animale Sacro: lo sciacallo

il simbolismo: lo sciacallo Anubi, dio dei morti.

Anubi e' il guardiano delle anime nel loro ultimo viaggio lungo il fiume Nilo. Saturno, pianeta del tempo e della morte, e' il Signore del Capricorno e gli Egizi hanno percio' giustamente collocato lo sciacallo in tale segno.

Tuttavia anche Set, il fratello assassino di Osiride, potrebbe essere associato al Capricorno. Questo segno e' anche la porta degli dei verso la quale il defunto viaggia per essere giudicato dal Tribunale divino della Verita' e della Giustizia e, di conoscenza, per essere accolto nel regno dei cieli o inviato ne regno delle tenebre.

Lo sciacallo e' inoltre considerato un mediatore tra Cielo e Terra: non conosce le emozioni e, con verita' ed equilibrio, trae le sue sentenze.

Alcuni autori lo consideravano il padre di Osiride ed Iside.

Il Dono: volonta' ferma, grande sopportazione dei problemi della vita, notevole carisma, pazienza, precisione, metodo e mente acuta.

Il nativo possiede concentrazione e capacita' di analisi.

Tutto cio' lo porta immancabilmente al successo anche se raramente lo raggiunge negli anni giovanili perche' Saturno, maestro di questo segno, rappresenta l'eta' matura.

Il soggetto sa guidare bene la navicella del suo destino con la stessa capacita' con la quale lo sciacallo guida la nave dei defunti.

La chiave: i limiti del capricorno son un'esagerata ambizione, ma la sua capacita' di gestire la materia lo porta ad essere quasi sempre vincente.

Le forze del nativo devono invece essere impegnate con un'ambizione misurata, senza creare danni agli altri, se si vogliono raggiungere alte vette.

Il soggetto deve sempre rendersi conto della sua piccolezza in confronto al macrocosmo; allora gli e' permessa l'ascesa in tutti i campi.

Lo Sciacallo rappresenta anche la fedelta' e la fede in cio' che si ama.

Il Capricorno e', nel suo elemento, sulle alte vette della montagna, e cio' rivela l'ascesa a cui il nativo e' destinato.

nekhebet

ACQUARIO

Divinita': Nekhebet; Animale Sacro: Avvoltoio

Il simbolismo: gli avvoltoi proteggevano con le loro ali i territori dell'Egitto e percio' venivano venerati come Divinita'.

Secondo la religione degli Egizi ogni essere umano aveva varie anime e un ka, il doppio del defunto, lo spirito vitale che rimaneva presso il morto nelle necropoli, mentre l'anima assumeva nell'aldila' la forma desiderata.

Molti degli Dei sono raffigurati come uccelli (dunque divini in quanto volatili) con la testa umana.

L'avvoltoio rappresenta anche il Sole che spande i suoi raggi benefici su tutta la creazione; inoltre protegge la parola dei Sovrani.

Troviamo infatti scritto : "per essere forte occorre l'arte della parola, la lingua dell'uomo e' piu' potente di qualsiasi arma".

La voce si spande nell'aria come l'avvoltoio e la sua energia si diffonde nell'universo.

Lacquario e' un segno d'Aria e niente, meglio di Urano, signore del segno, puo' rappresentare l'energia.

Il Dono: intraprendenza e grande talento oratorio, senso umano, dinamismo, versatilita' e intelligenza; il nativo affascina gli ascoltatori, e sa comunicare, per cui puo' ottenere il successo in campo politico e teatrale.

Puo' raggiungere la propria realta', la verita'.

Solo quando siamo riusciti a guardarci dentro e a capirci, possiamo comprendere anche gli altri, cioe' accoglierli dentro di noi.

La Chiave: l'altruismo, la disponibilita' verso coloro che permettono l'auto realizzazione del soggetto.

Potra' farsi anche un nome nei lavori di equipe, soprattutto se si tratta di ricerche umanitarie e di studi archeologici.

Simbolicamente il nativo viene protetto con le ali dell'avvoltoio nel suo difficile cammino sulla terra, purche' sappia affidarsi alla guida interiore.

Suo maggiore pericolo e' l'instabilita'.

Se sapra' usare la sua chiave potra' volare alto come l'animale a lui dedicato.

taueret

PESCI

Divinita': Taueret; Animale Sacro:Ippopotamo

il simbolismo: poiche' questo animale era preposto alle nascite fu unito alla dea Taueret e noi lo colleghiamo ai Pesci, segno acqueo, dunque fecondo.

L'ippopotamo, inoltre, vive nell'acqua e, astrologicamente appartiene a questo elemento e, dal punto di vista esoterico, simboleggia le acque primordiali.

Per tutte queste ragioni, si adorava l'ippopotamo come una divinita' femminile che era collegata alla fecondita' e al benessere.

Veniva considerato anche in stretto rapporto con il Dio del Nilo, il quale aveva dimensioni enormi come l'ippopotamo.

Si pensava, infatti, che quando esso si immergeva nel Nilo, quest'ultimo straripava per donare ricchezza e abbondanza all'intero paese.

Anche il coccodrillo potrebbe essere riferito ai pesci: gli dei sono spesso ritratti su tale animale: cio' ci ricorda che tutto cio' che vive nasce dal connubio: acqua-terra.

Il Dono: tra i Pesci troviamo numerosi mistici, poeti, sperimentatori occulti che possono esercitare una grande influenza sul prossimo.

La sensibilita' dei Pesci unita ad una mente razionale permette ai nativi di salire molto in alto.

Posseggono un grande magnetismo: il loro potere sta quasi sempre nello sguardo, che penetra l'interlocutore fino nel profondo del cuore.

Cosi' tutti divengono un libro aperto dinanzi a queste persone che hanno saputo giocare bene i loro doni.

La Chiave: sviluppare la grande forza interiore, impiegare bene il proprio magnetismo, essere al servizio del prossimo con amore; se le forze insite nel nativo vengono usate per il male, egli stesso dovra' poi pagare.

E' importante evitare lo spreco di energie, mantenendo la propria attivita' psicofisica ad un livello costante e armonioso, e dedicarsi con serieta' agli studi piu' idonei, comprendendo la propria chiave di vita, che e' basata

sull'onesta'.

giovedì 21 agosto 2008

Piramide energetica


agisce sul vostro chakra del cuore. Avvertirete una sensazione nuova di calore, di sicurezza e di armonia. Il campo energetico bioattivo di questa piramide energetica rende stabile le vostre forze di autoguarigione. Inoltre risana l'ambiente nel raggio di 8 m eliminando elettrosmog e radiazioni negative. Vivrete e dormirete più tranquilli !