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giovedì 21 agosto 2008

Piramide energetica


agisce sul vostro chakra del cuore. Avvertirete una sensazione nuova di calore, di sicurezza e di armonia. Il campo energetico bioattivo di questa piramide energetica rende stabile le vostre forze di autoguarigione. Inoltre risana l'ambiente nel raggio di 8 m eliminando elettrosmog e radiazioni negative. Vivrete e dormirete più tranquilli !

sabato 16 agosto 2008

Saby in egizio

L'alfabeto Egizio

A

Aquila

Questa A non è una vocale ma una consonante debole. Corrisponde pressappoco al suono che c'è tra una e amica.

i

Fiore di Giunco

Anche questa i è una consonante debole

Y

Fiori di Giunco

Consonante debole. La lettura è Y da pronunciare i. Si può scrivere anche con due tratti obliqui "\\".

A'

Braccio

Suono che non esiste nelle lingue europee ma solo in quelle semitiche. Si pronuncia A.

U

Pulcino di Quaglia

Il suono equivale a U ma la trascrizione fonetica è W ( come quella inglese ).

B

Piede

La gamba dritta ed il piede si leggono B.

P

Sgabello

Sgabello, o supporto solido, base di qualche cosa si legge P.

F

Vipera Cornuta

Si legge F.

M

Civetta

La civetta vista di fronte si legge M e indica l'interiorità.

N

Acqua

Oltre ad indicare l'acqua indica anche tutte le altre forme di energia. Si legge N

R

Bocca

Questo geroglifico rappresenta la bocca aperta. Si legge R.

H

Casa

Questo geroglifico rappresenta una costruzione, un edificio, un muro, senza dubbio un recinto o un riparo. Si legge H però quasi come una C toscana.

Hh

Matassa

Suono che non esiste nella nostra lingua viene resa come una H simile alla precedente.

Kh

Placenta

Il suono corrisponde ad una C molto aspirata o al CH del tedesco.

Hch

Ventre di Mucca

Anche qui non c'e nessuna attinenza fonetica con la nostra lingua. Si legge CH come la precedente.

Z

Chiavistello

Corrisponde al suono S.

S

Panno Ripiegato

Corrisponde al suono S.

Sc

Lago

Si pronuncia SH ed equivale al nostro SC di scena o sciupare.

Q

Colle

Corrisponde al suono Q.

K

Paniere

O canestro munito di manico, corrisponde al suono K.

G

Sostegno per Orci

Corrisponde alla G dura dell'italiano come ghirlanda o gusto.

T

Pagnotta

Corrisponde al suono T.

C

Pastoia

E' la nostra C dolce di cena o ciuffo.

D

Mano

Corrisponde al suono D.

G

Serpente

E' la nostra G dolce di gelato o giusto.

In alcuni cartigli come ad esempio quello di Cleopatra nella serie di geroglifici che compongono il nome c'è anche un leone accucciato che corrisponde alla nostra L. Questo segno geroglifico non è menzionato nell'alfabeto qui sopra in quanto comparirà nella scrittura egizia soltanto nel periodo tolemaico.

Le Divinità Egizie




Mar Rosso

http://www.youtube.com/watch?v=H8FpSTs06h4

Tutankhamun Death Mask

http://it.youtube.com/watch?v=0qHh6EihqeU

Piramidi

http://it.youtube.com/watch?v=4dQjUxmn30Q

Egitto Piramidi di Cheope

http://it.youtube.com/watch?v=z_x5Cr6nF6U

La piramide di Chefren 1

Questa piramide (XXVI sec. a.C.). che offre la particolarità di possedere ancora intorno al vertice (più a punta di quello della piramide di Cheope) buona parte dei suo rivestimento originario, è situata nel punto più alto del pianoro ed è di poco posteriore alla Grande Piramide. 136,40 m, con lati di 210,5 m alla base, presenta un'inclinazione delle sue facce di 53° e 8' e il suo volume è calcolato intorno ai due milioni di metri cubi. L'interno è meno interessante di quello della piramide di Cheope ed è il risultato di due progetti diversi successivi. Gli ingressi sono due, entrambi sulla faccia nord, uno a 15 m dalla base e l'altro a livello del terreno. Questo conduce a una prima sala sepolcrale scavata nella roccia (10,42 x 3.14 m) e all'incontro con il corridoio superiore che da 11,53 m sopra il livello della base scende per 32 m con una pendenza di 25° e 55' fino a circa 3 m sotto il livello di base e si fa orizzontale portando alla sala sepolcrale (14,10 m per 4,95, alta 6,85) che è esattamente al centro della piramide. Scavata nella roccia, questa presenta rivestimenti soltanto nella volta e ospita un sarcofago reale in granito rosa, non decorato, trovato vuoto nel 1918 da Giovanni Belzoni, che, primo in epoca moderna, penetrò penetrò nell'interno della piramide (che era stata violata nel 1200). Quello che rende storicamente eccezionale la piramide di Chefren è il fatto che le strutture in cui era inserita sono sufficientemente conservate per offrire una valida documentazione sull'Egitto di questo periodo: essa infatti costituisce il primo esempio di insieme sepolcrale in cui è presente ogni elemento previsto dal "canone". Nel 1910 furono restituiti alla luce, ai piedi della piramide sul lato est, gli avanzi di un vasto tempio funerario, il tempio alto di Chefren, in cui sono riconoscibili le strutture essenziali distribuite in un settore accessibile ai fedeli un altro destinato esclusivamente al culto. Rettangolare, misura circa 110 m per 45 e il suo asse è orientato al centro della piramide: l'ingresso si trova est. Collegato a questo tempio, tramite la rampa processionale, è il tempio a valle di Chefren, l'esempio meglio conservato dell'architettura monumentale dell'antico Egitto. Esso fu scoperto nel 1852 da Mariette, che durante quegli scavi riportò alla luce anche la nota statua di Chefren, in diorite, oggi al Museo del Cairo. Gli scavi furono completati nel 1910 dalla spedizione Von Sieglin. Di pianta quadrata (circa 45 m per lato), presentava due entrate che portavano a un vestibolo e a una vasta sala ipostila costituita da un ambiente trasversale e uno longitudinale formanti una T rovesciata (i 16 pilastri monolitici in granito, gli architravi, il pavimento in calcare alabastrino e le pareti sono conservati); lungo le pareti erano probabilmente collocate 23 statue del sovrano. Il tempio era destinato alle cerimonie di purificazione e mummificazione della salma.


La piramide di Chefren


Spaccato della piramide: 1 ingresso superiore; 2 camera sepolcrale; 3 e 4 ingresso e camera sotterranea del primo progetto.

Planimetria dei templi di Chefren:

A tempio alto
1 sala a pilastri
2 seconda sala a pilastri
3 cortile
4 cappelle

B tempio a valle
1 ingressi
2 vestibolo
3 sala ipostila a T rovesciata
4 rampa d'accesso al tempio alto.

La sala ipostila del tempio a valle di Chefren, l'esempio meglio conservato dell'architettura monumentale dell'Antico Regno. Questa sala ha sedici pilastri monoliti in granito rosso e la pavimentazione in calcare alabastrino, mentre la copertura era costituita da lunghi blocchi di granito appoggiati ai pilastri.

Nilo

Il Nilo è il fiume più lungo della Terra, con una lunghezza di 6.671 Km. Nasce nell'Altopiano del Burundi, con il nome di Nilo Kagera (precisamente da uno dei suoi rami superiori, il Luvironza). Dopo un breve tratto nel Burundi il fiume entra in Tanzania e successivamente in Ruanda ed Uganda.

Successivamente il Nilo Kagera entra nel più grande lago africano, il Vittoria e ne esce col nome di Nilo Vittoria, attraversando anche il Lago Kyoga. In seguito cambia nuovamente nome in Nilo Alberto (uscendo dall'omonimo lago), ed entra in territorio sudanese.

Qui cambia nuovamente nome in Nilo delle Montagne, che mantiene fino alla confluenza con il Nilo delle Gazzelle. Da questo punto viene chiamato Nilo Bianco e continua a dirigersi verso Nord fino alla capitale del Sudan, Khartoum, dove riceve le acque del suo maggior affluente, il Nilo Azzurro.

Continuando nel suo corso assume finalmente la denominazione di Nilo e con un percorso ondulato raggiunge l'Egitto. In questo tratto si abbassa da 350 metri di altitudine a 95 m, attraverso una serie di 6 cataratte. Poco prima di entrare in Egitto il fiume si allarga per formare il lago artificiale Nasser, nato con la costruzione della Diga di Assuan.

Proseguendo sempre verso Nord, vengono bagnate tutte le principali e storiche città egiziane, fino alla zona metropolitana di Il Cairo-Giza. Poco dopo inizia l'enorme delta (con i due rami principali Rosetta e Damietta), in una regione fertilissima e densamente popolata, fino alla foce nel Mar Mediterraneo.


Scheda Tecnica
lunghezza 6.671 Km
bacino 2.867.000 Km²
sorgente Colline Kikizi, Altopiano del Burundi
foce Mar Mediterraneo
principali affluenti Nilo delle Gazzelle, Subat, Nilo Azzurro, Atbarah
Stati attraversati Burundi, Tanzania, Ruanda, Uganda, Sudan, Egitto

Tramonto sul Nilo

La Calligrafia

e un testo con l'ortografia riformata.

Come le altre lingue semitiche l'arabo si scrive da destra verso sinistra, perché il musulmano inizia ogni azione con la destra.

Il punto, una volta definito, viene usato come unità di misura per determinare la proporzione fra altezza e larghezza di ogni singola lettera.

Per rendervi conto della versatilità della calligrafia araba guardate cinque modi di scrivere "assalamu alaikum, la pace sia con voi".

Fare doppio click sulle immagini per vederle ingrandite.

Basmala.gif ahad.jpg
Allah
Nello sfondo
i 99 Nomi più Belli
Basmala, (1° verso del Corano)
(calligrafia di Shaikh Mendel Khan)
Corano, Suratu l-Ikhlas
Stile Kufico


Basmala a specchio geomorfica
beauty6.jpg

Un altra Basmala geomorfica
beauty7.jpg

Surat al Fatiha
1° capitolo del Corano


Basmala in stile Diwani (persiano)
giardino.jpg

In onore del Maestro Sufi:
Shah Bahauddin Naqshbandi
kayoom.jpg

Ayat al-Kursi
Il versetto del Trono
mpbuh.jpg

Muhammad


In verità i (veri) credenti sono quelli i cui cuori tremano quando viene menzionato Allah

Al-Awwal (L'Unico)