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sabato 16 agosto 2008

Le piramidi di Giza e la costellazione di Orione

Testi rituali e mitologici scolpiti sulle pareti interne di varie piramidi descrivono prevalentemente la morte l'aldilà.
I testi delle piramidi descrivono la sorte del Faraone che, dopo la morte, saliva al cielo e diventava Osiride la cui celeste forma rispondeva alla costellazione di Sahu.
Due esperti, Otto Neugebauer e R.A.Parker hanno scoperto che si tratta della costellazione di Orione; inoltre la porta che congiungeva cielo e terra era chiamata nei testi Rostau o Rosetjau, l'attuale piana di Giza.
Robert Bauval (noto scrittore, autore di Il Mistero di Orione e Impronte degli Dei con G.Hancock), osservo', ancora, a proposito delle piramidi, che i cosiddetti pozzi di areazione che, nella Piramide di Cheope, portavano dalla Camera della Regina alla Camera del Re, erano orientati su certe stelle, in particolare uno di quelli della camera del Re puntava sulla stella più bassa di Orione.

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